Ancora una volta, lo “Studio Radiologico” di Siderno si pone come capofila non solo per l’elevata professionalità, da tutti riconosciuta,  ma anche per l’adozione pronta di misure a garanzia dei Dipendenti e dei Pazienti

Non c’è alcun dubbio che la recente pandemia da SARS-CoV-2 ha imposto, impone ed imporrà per un periodo ancora incerto, un cambiamento radicale nelle abitudini di vita di tutti noi al fine di contenere la diffusione interumana del virus. Oltre alla via primaria di trasmissione rappresentata dalle goccioline di acqua (dropplets) emesse principalmente con tosse, starnuti e nell’atto di parlare, il contagio può avvenire per via aerea (dropplets nuclei) e per contatto.

Tali molteplici modalità di trasmissione hanno preteso, conseguentemente, l’adozione di numerose misure dal distanziamento sociale all’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI). Ma, al tempo stesso, hanno richiesto il blocco di numerose attività produttive comprese quelle legate all’attività sanitaria di diagnosi e cura. Il fermo temporaneo delle attività sanitarie, legato ad una novità assoluta che  ha colto tutti impreparati, è servito alle strutture sanitarie per mettere in atto quelle misure idonee a contenere la diffusione dell’infezione da coronavirus.

Da questo punto di vista lo “Studio Radiologico” di Siderno, centro di  eccellenza sanitaria, si è distinto per aver messo in atto, tempestivamente,  quelle azioni adeguate a contenere la trasmissione del virus, ciò a garanzia della salute di tutto il personale dipendente e dei pazienti. Lavorando, sempre, nel pieno rispetto delle normative emanate,  è stato identificato un percorso a senso unico, adeguatamente segnalato, per la circolazione dei pazienti in modo da impedire il riciclo degli stessi all’interno della struttura, è stato vietato l’ingresso ai visitatori, sono state distanziate le poltrone nelle sale di aspetto, e all’ingresso è stato istituito un filtro di pre-triage per identificare i pazienti affetti da febbre, tosse o sintomi simil-influenzali o ancora quelli con link epidemiologico significativo per  Covid 19 ed in caso positivo è stato rinviato l’esame. È stata rimodulata l’agenda degli appuntamenti con ampio margine di tempo tra un paziente ed il successivo per evitare assembramenti e sono state  garantite soltanto tutte le prestazioni con codice di priorità “U” (urgenze) e “B”  (prestazioni da erogare entro 10 giorni). Inoltre, alla fine di ogni esame e prima dell’inizio dell’esame successivo, il Personale provvede a disinfettare tutte le superfici venute a contatto con il Paziente.

Tutto il personale è stato dotato di DPI (mascherine, visiere, tute protettive, guanti monouso etc) ed è stata implementata la fornitura di gel alcolico per la disinfezione delle mani, sia nelle diagnostiche che nelle sale di attesa. Inoltre, viene  eseguita ciclicamente, da una ditta specializzata, un’accurata disinfezione di tutti gli ambienti della struttura,  ed infine,  sono stati acquistati due sterilizzatori ad ozono per garantire una sanificazione continuativa.

Dopo aver eseguito la ricerca dell’immunoglobuline su tutto il personale, saranno eseguiti nel giro di qualche giorno i tamponi che erano già stati richiesti la scorsa settimana.